Giselle

Avevo bisogno della sua semplicità per riavere il mio equilibrio ....

Ti ricordi mamma quando mi hai chiesto: come è Giselle? In montagna eravamo seduti in un angolo sul nostro grande terrazzo vicino a quella pianta di fiori che chiami la Bella, bevevamo il caffè e tu fumavi una sigaretta leggera e lunga, la sera era già finita e la notte portava le luci della luna in un cielo di fine marzo.  Giselle, mamma, si è levata così, come la luna, nella mia vita con i suoi raggi morbidi e sottili.

Sai mamma, a lei ho dato tutto. Quello che avevo e anche quello che non avevo, rubavo dalla vita il tempo per farla ridere, il sonno per farla addormentare, la carezza per farle rilassare, il bacio per farla emozionare e  l'abbraccio per farla sentire protetta e sicura.

Davo tutto non aspettando niente, non sono il tipo che aspetta gratitudini, e tu mi conosci mamma. Facevo quello che facevo perché semplicemente mi sentivo di farlo e mi bastava il pensiero di averlo fatto bene o almeno l'intenzione era quella di farlo bene.


Frammento: Mamma ho smarrito le mie mani sul ventre di una donna miraggio, abbracciavo la sabbia, abbracciavo l'ombra 
 أمي, أضعت يديّ ، على خصر امرأة من سراب. أعانق رملاً. أعانق ظلاً. رأيت كثيراً يا أمي. رأيتُ. لديني لأبقى على راحتيك ،يا أمى [Mahmoud Darwish]

Quando Giselle è andata via lasciando nelle mie mani un amore consumato e il sudore della partenza, non capivo. Non l'ho cercata, mamma, ho cercato di capire se era solo un sogno e che dopo ogni sogno c'è per forza il risveglio. Sentivo ogni tanto una sua risata, il suo profumo ma lei non c'è più, è sparita. 

Frammento: Vorrei che tutte le donne avessero una sola bocca, la bacerei e mi riposerei per sempre [Lord Byron]

A Giselle, mamma, piaceva essere baciata, coccolata e sentirsi amata, e a chi non piacciono i baci e le coccole, diresti. Ma il bacio per Giselle era come il rinnovo quotidiano dell'amore che c'è dentro di sé. Ho dedicato tanto delle mia vita alle donne perché amo le donne, amo la loro morbidezza, il loro profumo, la voce, la dolcezza. Giselle per me, mamma, era tutte le donne.

Sai, mamma, non ho mai pensato di mettere Giselle e la sua esistenza in discussione, lei era al di sopra di tutto e di tutti. Lei era da una parte e tutto il resto del mondo dall'altra parte.

Sento la voce di mia mamma: alzati il caffè è pronto. Che faccio al letto a quest'ora e cosa faccio da mia mamma, dovrei essere in italia. Arriva mia mamma sorridente, canticchiando con il vassoio tra e  le mani, la spremuta d'arancia e il caffè.

Guardavo mia mamma sorpreso, lei era così talmente normale che non potevo farle nessuna domanda, come mai sono in Libano e da quando. Mentre bevevo il caffè l'ho chiesto: mamma tu conosci Giselle? ti ho mai raccontato qualcosa di lei? Mia mamma ha risposto: NO.

Allora Giselle non è mai esistita, era tutto un sogno. 

Ma se Giselle non esiste, come mai sul mio cellulare ho il suo numero con un messaggio Whatsapp scritto da me a lei?

Frammento: Prendo il libro, prima di cominciare a leggere, chiudo gli occhi e ti vedo scalza su una spiaggia lontana subito dopo il tramonto e con gli occhi chiusi, chiedo ad una brezza timida di baciarti il collo, apri gli occhi  mi guardi da lontano e sorridi. Apro gli occhi sorrido e comincio a leggere...... buona notte (un messaggio che ho scritto a Giselle tramite Whatsapp, la sua risposta era: notte a te bacio)

Magari un giorno chiamerò questo numero, chissà ......

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